Simulux 

Simulux 120 capsule – 53,70 €

53,70

Quantitativi per 4 capsule:

Ingrediente

Quantità

Olio di lino 75%

Hericium

Acer truncatum tit 99% acido nervonico

Magnolia officinalis 50% magnololo

Astragalus membranaceus 16% polisaccaridi

Palmitoiletanolammide

Citicolina

Diosmina

L-acetil-carnitina

S-adenosil metionina

Vitamina D3

Acido folico

400 mg

300 mg

24 mg

100 mg

200 mg

280 mg

100 mg

40 mg

200 mg

32 mg

2 mg pari a 2000 UI

400 mcg

L’olio di semi di lino è una fonte di acidi grassi polinsaturi che agiscono attivamente per contrastare gli stati infiammatori. Mediante diversi meccanismi molecolari, questi acidi grassi, sono in grado di modulare i processi infiammatori e la percezione del dolore somatico e viscerale. Questo è il motivo per cui si ritiene che l’olio di semi di lino possa essere utile per ridurre il dolore cronico e neuropatico oltre che possa essere utilizzato come coadiuvante per il trattamento di malattie infiammatorie.

Hericium erinaceus chiamato anche Yamabushitake o criniera di leone (lion’s mane), è un fungo commestibile diffuso nei paesi orientali, dove viene tradizionalmente utilizzato per trattare principalmente dispepsia e ulcera gastrica. Recenti studi hanno e stanno dimostrando, tuttavia, che questo fungo presenta ulteriori proprietà immunomodulanti e analgesiche.

La citicolina è un intermedio nella produzione di fosfatidilcolina a partire da colina, un processo biochimico comune nelle membrane cellulari. Oltre che nel mantenimento dell’integrità strutturale delle membrane, la colina è importante per la trasmissione dei segnali nervosi dopo trasformazione in acetilcolina. Un numero crescente di studi sta mettendo in luce il ruolo chiave che la citicolina esercita nella riduzione del dolore indotto da disturbi neuropatici e infiammatori.

La palmitoiletanolammide (PEA) è un composto endogeno,importante mediatore che agisce sia a livello centrale sia periferico. Inizialmente considerata in grado di svolgere un ruolo prevalentemente antiflogistico, mediante la riduzione del rilascio di mediatori infiammatori, la PEA ed è oggi considerata elemento chiave nella regolazione di vie ben più complesse, che toccano non solo l’infiammazione, ma anche i processi alla base del prurito e del dolore, sia neurogenico sia neuropatico.

L’acetil-L-carnitina ha guadagnato interesse clinico per il suo effetto analgesico in diverse forme di neuropatie associate al dolore cronico, come le neuropatie periferiche diabetiche. Inoltre, è noto che acetil-L-carnitina produce un forte effetto anti-nocicettivo e può migliorare la funzione dei nervi periferici aumentando la velocità di conduzione nervosa, riducendo la perdita neuronale sensoriale e promuovendo la rigenerazione.

Il lisato di pesce ottenuto per idrolisi enzimatica controllata dei pesci Pollachius virens, Gadus morhua, Melanogrammus aeglefinus, contiene un’alta concentrazione di piccoli peptidi con basso peso molecolare molto ricchi in alcuni amminoacidi come l’acido glutammico, la glicina, l’acido aspartico, alanina, arginina. Questi peptidi per la loro composizione amminoacidica possono agire come precursori di ormoni e neurotrasmettitori e, per tale motivo, sono in grado di esercitare un effetto modulante sul sistema nervoso permettendo di adattarsi a condizioni di stress e in grado di aumentare la soglia di percezione del dolore e della fatica.

La Magnolia (Magnolia officinalis) è una pianta usata nella medicina tradizionale asiatica per il trattamento di numerosi disturbi. Le proprietà della magnolia sono dovute in gran parte a due bioattivi, il magnololo e l’onochiolo. Tali composti oltre attivare i recettori dei cannabinoidi CB2, sono in grado di modulare sia la segnalazione gabaergica sia quella colinergica oltre che agire sui processi infiammatori mediante modulazione della via NF-κB e la produzione di ossido nitrico.

L’Astragalo (Astragalus membranaceus) è una pianta originaria della Cina, impiegato dalla Medicina Tradizionale Cinese come tonico e rafforzante, ed è indicato nella e prevenzione di malattie infettive e sindromi influenzali. Le proprietà di questa pianta sono dovute, principalmente, ai polisaccaridi, flavonoidi e saponine che agiscono attraverso diversi meccanismi nell’incrementare numero e funzionalità dei macrofagi, nello stimolare i linfociti T, e nell’ indurre la secrezione di interferone-α.

L’acido nervonico è un acido grasso monoinsaturo a catena lunga (24 atomi di carbonio) presente in numerose specie vegetali tra cui l’ acero. La sua presenza nell’organismo è essenziale,per la biosintesi della sfingomielina che andrà a costituire la guaina mielinica delle cellule nervose.  L’acido nervonico, infatti, agisce attivamente come fattore neurotrofico fondamentale per supportare i processi di sviluppo del sistema nervoso, per il mantenimento e la riparazione celebrale e, come conseguenza migliorare le funzioni cognitive. Inoltre alcuni studi, hanno dimostrato l’acido nervonico e l’acido oleico sono in grado di agire da inibitori naturali di alcuni canali cellulari,  la cui attività è stata collegata a condizioni patologiche comprendenti dolore, prurito e infiammazione.

La diosmina è un flavonoide ubiquitario nel mondo vegetale con numerose bioattività tra cui quelle più conosciute sono quella antiedematosa e antivaricosa. Recenti studi, tuttavia hanno dimostrato che questa sostanza è in grado di esercitare una azione antinfiammatoria e analgesica.

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