OBESITA’ E SINDROME METABOLICA

Cosa hanno in comune obesità e sindrome metabolica detta anche sindrome da insulino-resistenza.


obesità e sindrome metabolica

Andiamo per gradi e scopriamo innanzi tutto che cosa è la sindrome metabolica:

La sindrome metabolica: non è propriamente una malattia, ma si tratta in realtà di un insieme di condizioni che combinate fra loro possono predisporre di conseguenza allo sviluppo di patologie cardiovascolari e di diabete tipo 2.

Questa condizione comporta come conseguenza una maggiore incidenza di ictus ed infarti.

La sindrome metabolica può in oltre aumentare il rischio di sviluppare alcune forme di tumorali: seno, prostata, ovaio, pancreas, fegato, reni, cervello.

Per capire se siamo in presenza di questa condizione è necessario individuare e valutare i fattori predisponenti per capire se ne siamo affetti ed in che misura.

Come viene diagnosticata la sindrome metabolica?

Si può dunque parlare di sindrome metabolica quando sono presenti contemporaneamente almeno 3 dei fattori predisponenti e di rischio elencati di seguito:

  • obesità con indice di massa corporea (IMC, il rapporto tra peso e altezza) superiore a 30;
  • girovita superiore a 102 cm per gli uomini e a 88 cm per le donne;
  • ipertensione arteriosa superiore a 130/140 (massima) e 90 (minima);
  • glicemia a digiuno superiore a 110 mg/dl;
  • colesterolemia superiore a 200 mg/dl;
  • colesterolo HDL (buono) inferiore a 40 mg/dl;
  • trigliceridi superiori a 150 mg/dl.

Chi ne soffre tuttavia non sempre sa di esserne coinvolto, questo a causa dell’assenza di sintomi evidenti, anzi non è raro che siano le persone che affermano di sentirsi piuttosto bene ad esserne affette. Per questo è molto importante tenere d’occhio i fattori predisponenti prima che la loro presenza contemporanea possa portare a questa diagnosi.

Uno dei fattori scatenanti più diffusi resta il sovrappeso, soprattutto quando il grasso corporeo si accumula nella zona addominale, in questo caso le probabilità di sviluppare la sindrome metabolica aumentano proporzionalmente alla quantità di peso in eccesso.

PERCHE’ E’ PROPRIO IL GRASSO CORPOREO AD AUMENTARNE L’INCIDENZA?

Il grasso in eccesso favorisce la combinazione dei fattori predisponenti e di rischio, soprattutto se è concentrato nella regione addominale.

Questa tipologia di grasso, infatti, porta a uno squilibrio nel metabolismo di grassi e zuccheri, che porta a un aumento dei livelli di insulina nel sangue. Tale aumento con il tempo può indurre il nostro organismo a sviluppare una resistenza a questo ormone (condizione chiamata insulinoresistenza).

Il riscontro di elevate quantità di insulina nel sangue, a fronte di valori normali di glicemia, rappresenta un indice indiretto di questa condizione, vediamo perchè:

Quando si instaura una condizione di insulinoresistenza, le cellule del corpo che utilizzano glucosio per i loro processi metabolici, richiedono una quantità maggiore di insulina per poterlo assorbire. Nello stesso tempo, le cellule del pancreas, deputate alla sintesi di insulina, vanno incontro ad un lento processo degenerativo causato dal troppo lavoro. La fase iniziale di questo processo a catena è detta appunto sindrome metabolica che, se permane nel tempo pone solide basi per lo sviluppo di diabete e le altre patologie.

  • La fase 1, quella iniziale di questo processo a catena instaura una condizione detta appunto sindrome metabolica.
  • La fase 2, quando invece la sindrome metabolica permane, la situazione peggiora fino ad aumentare le probabilità di sviluppare il Diabete del tipo 2 oltre a rischio di patologie cardiovascolari.

La sindrome metabolica è una condizione diffusa, interessa circa il 50% degli adulti tra i 50 e i 60 anni.

Le cause sono da ricercarsi in scorrette abitudini alimentari e di stile di vita, oltre a scarso esercizio fisico e a predisposizione genetica.

SI PUO’ PREVENIRE LA SINDROME METABOLICA?

Si, una dieta bilanciata è di fondamentale importanza nella lotta alla prevenzione di questo disturbo. Non eccedere con grassi e zuccheri ed integrare l’alimentazione con frutta e verdura può essere molto utile, si può in oltre ricorrere all’ integrazione di sostanze specifiche antiossidanti come il Resvetrolo e la Berberina o in alcuni prodotti specifici come il Metadiet.

E’ in oltre fortemente consigliabile praticare una costante attività fisica anche leggera, bastano 30 minuti circa al giorno di attività motoria (camminata veloce, yoga, corsa in pianura etc.), questo garantirà il mantenimento del peso forma e ci aiuterà a tenere un metabolismo più brillante.

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Rif. Bibliografici:
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